Autori per caso, coders per passione.

Siamo due cazzoni

Adoriamo perseguire allucinazioni e le loro conseguenti idee, come scrivere questo libri.
Leggendoli non troverete né un saggio, né un’analisi economica, né una ricerca accademica sulla crittografia.

Troverete l’esperienza di chi, davanti ad articoli che narrano di leggendarie stregonerie digitali, non si accontenta del luccichio mistico e, sentendosi inspiegabilmente attratto dalla curiosità di strofinare una lampada di Aladino per scoprire cosa ne esce, scoperchia il vaso di Pandora con l’intenzione di non lasciarsi dietro alcun amletico dubbio.

Che tu sia un minutatore del codice o meno non ha importanza.

Benvenuto nel cypherspazio.

Alessio Barnini

Alessio Barnini

Nato a Livorno all’ombra del cacciucco nel 1983.

Fin dai primi anni della mia vita sono stato affascinato dai computer. Il primo amore è stato il Commodore64 di mio padre, non ricordo l’età che avevo, ma sicuramente non ero ancora in grado di leggere e scrivere. Riuscivo però a caricare i giochi, i dischi di cartone, perché mi ricordavo la sequenza delle lettere e il disegno che formavano.

Mi ricordo la passione che mettevo nello sconfiggere i miei fratelli ai videogiochi, che mi prendevano in giro facendomi giocare con il joystick scollegato. Ma tanto volavo con la fantasia che non serviva un controller per immaginare di essere dentro a un altro mondo, proprio come TRON. Ancora oggi mi ricordano questo episodio.

Arrivò poi l’Amiga 500 che mio padre prontamente portò in casa. Non facevamo niente di programmazione, ma ricordo che iniziavamo a utilizzare gli utility. Era qualcosa che andava oltre il semplice gioco.

Ci fu poi il grande passo con il PC. Iniziammo a esplorare un mondo per noi sconosciuto, MS-DOS. Ricordo ancora oggi che mio padre teneva un quaderno con tutti i comandi da eseguire e ricordo con estremo piacere il giorno, o meglio la notte, che mi svegliò perché voleva provare un gioco, ma era archiviato con ARJ. Non ricordava il comando per scompattarlo, io lo ricordavo a memoria.

Solo oggi, con il passare degli anni, mi rendo conto che già a quell’età avevo scelto la mia strada e questo grazie alla curiosità che mio padre trasmetteva.

Nel corso degli anni ho iniziato a studiare da autodidatta, come spesso accade in questo mondo. I primi esperimenti, i primi server, i primi siti web, i primi terribili tentativi di fare il grafico.

Fino a che è arrivato a essere il mio lavoro, che mi ha portato a lasciare la mia Livorno per approdare prima a Roma e poi a Milano, dove ho conosciuto Alessandro Aglietti, co-autore di questo libro, il quale con un entusiasmo simile al mio quando venni svegliato per scompattare l’archivio ARJ, mi parlò di Bitcoin.

Non ricordo mai episodio in cui si soffermava sulla parte speculativa, era affamato di condividere le informazioni che anche lui stava costruendo, con una passione come per dire “è impossibile che tu non sia affascinato da questa cosa”.

Le nostre strade lavorative poi si sono divise, ma è rimasta l’amicizia e la passione verso questa rivoluzione che ci porta a fare esperimenti notturni. Ogni esempio di codice su questo libro è frutto di un nodo Bitcoin che abita a casa sua e che mi ha permesso di usare. Non poteva essere diversamente 🙂

È grazie ad Alessandro che ho incontrato Bitcoin e ancora grazie a lui se ho avuto la “fame” di capirne ogni singolo bit.

Alessandro Aglietti

Alessandro Aglietti

Nato a Firenze, classe 1989, vive a Milano con la sua compagna Stefania e con Eli, un’amica a quattro zampe mix pastore tedesco. Fin da piccolo ha sempre avuto la campagna nel cuore, ma con il passare degli anni si è ritrovato sempre più davanti al computer, inizialmente per giocare ma anche a perder tempo, a onor del vero.

Conosce l’amore della sua vita alle superiori e se non fosse stato per lei sarebbe rimasto rintanato in sperdute cascine toscane, coltivando la terra e giocando a Caesar III, Warhammer e così via. Tutt’oggi questo scenario rappresenta il suo piano B.

Il buon esempio della sua compagna lo ha spronato nel dedicarsi ad un’attività nella quale riuscisse a ottenere ottimi risultati, e l’utilizzo del computer è quindi diventato prima la fine del percorso di studi e successivamente la professione.

Convinto che tutti gli individui abbiano eguali capacità, adora spronare i suoi compagni di merende nel dare il massimo anche se di fronte ad arditi obbiettivi. Questa sua indole si è trasformata in un percorso, parallelo al lavoro, come formatore di supporto nella scuola dove si è diplomato.

Adora consolidare i risultati di esperimenti tecnologici e/o attività lavorative realizzando talk presso meetup e conferenze, sempre con il secondo fine di spronare la platea a porsi nuove sfide e obbiettivi.

Grazie ad una rivista, Linux & C., lesse di Bitcoin per la prima volta nel 2009 senza però coglierne a pieno le potenzialità. Nell’estate 2016, grazie al fermento della community milanese, ha ripreso in mano questa tecnologia.

Approfondendo il funzionamento di Bitcoin è rimasto affascinato dall’eleganza della soluzione ed è stato un passaggio naturale decidere di trasformare le competenze apprese in contenuto divulgativo.

Sempre nel 2016, grazie alla startup brumbrum.it dove lavora tuttóra, conosce “il Barno” con il quale – a botte di campanilismi classici degli abitanti del Granducato – entra in grande sintonia, e insieme decidono che oltre al lavoro avrebbero dovuto combinare qualcosa di divertente. Questo libro ne è il primo risultato.